“Questa notte si è tenuta l’audizione in Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti del Presidente ed AD di AMA, Daniele Fortini. Il quadro che l’amministratore dell’azienda pubblica affidataria della gestione dei rifiuti romani ha tracciato è agghiacciante. Fortini ha parlato di un’azienda negli anni completamente asservita agli interessi del gruppo dell’avv. Cerroni, con affidamenti diretti, senza gara e contratto, per milioni di euro e con una gestione finalizzata a rendere necessario il ricorso agli impianti del gruppo privato. L’amministratore di AMA ha, inoltre, definito il tritovagliatore di Cerroni una truffa, realizzato in un luogo diverso da dove doveva essere realizzato proprio per lucrare prezzi di conferimento fissati al di fuori della tariffa ed assolutamente esorbitanti. Dominus di questo sistema era Panzironi (arrestato nel procedimento per Mafia capitale e condannato a cinque anni per la parentopoli romana dei rifiuti) uomo di fiducia del Sindaco Alemanno, mentre l’attuale assessore all’ambiente della giunta grillina di Roma, Paola Muraro, era consulente con posizione nell’azienda assai influente. Fortini, nei suoi due anni di gestione si è recisamente opposto al sistema Cerroni ed all’uso del tritovagliatore, portando la differenziata dal 31 al 42 per cento e facendo una gara per conferire in altri impianti i rifiuti romani.
Cerroni, però, con l’avvento del sindaco Raggi è tornato di prepotenza, tanto che l’assessore Muraro ha imposto a Fortini, nella famosa diretta streaming, di tornare ad utilizzare il tritovagliatore “truffa”. Difficile non associare a questo quadro i trascorsi e le omissioni del Sindaco Raggi: la sua presidenza -omessa nel proprio curriculum- di una società (la HGR) di cui azionista di maggioranza era l’assistente di Panzironi (Gloria Rojo). Più che il cambiamento, i grillini romani sembrano interpretare il vecchio (peggiore) che torna. Nel corso della sua audizione Fortini ha anche detto che a Roma non c’è un ciclo integrato dei rifiuti mentre ha lodato sia l’impianto della SAF che il termovalorizzatore di San Vittore. Quest’ultimo, giudicato un impianto moderno di assoluta efficienza, mentre quello di Colleferro è un “ferrovecchio”, che si rompe in continuazione.
Il TMB della SAF, inoltre, ricevendo trecento tonnellate giornaliere di rifiuti romani, consente al ciclo della città capitale di non collassare. Tanto che la recente crisi è addebitabile anche al mancato conferimento per circa un mese presso la SAF. Mentre sentivo parlare così Fortini, mi sono sentito orgoglioso di aver, da giovane Presidente di Provincia, con l’aiuto di un ottimo amministratore come Cesare Fardelli, estromesso Cerroni, allora socio privato della RECLAS, dalla gestione dei nostri rifiuti; di aver costituito la SAF, società interamente pubblica; di aver ammodernato l’impianto di Colfelice; di aver autorizzato il termovalorizzatore di San Vittore; di aver chiuso, in provincia, il ciclo integrato dei rifiuti. Tutto ciò tra le proteste di tanti e nell’incomprensione dei più.” Lo dichiara il senatore Pd Francesco Scalia, segretario della Commissione Bicamerale sul ciclo dei rifiuti.


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