“La novità fantasiosa e purtroppo molto pericolosa del ddl Pillon sull’affido condiviso, che ha appena cominciato l’iter in Commissione Giustizia, è che anziché tutelare l’interesse dei figli ne fa degli strumenti di battaglia tra padre e madre. Se c’è un punto condiviso in questo campo è che l’interesse del figlio non può venire tutelato da una formula unica per tutti i casi. I bambini, la loro tranquillità e la loro serenità devono venire prima di qualsiasi altro interesse in gioco”. Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd Valeria Valente, vicepresidente del gruppo e segretaria della Commissione Giustizia.
“Questa proposta separati – prosegue Valente – sembra pensata per riconoscere le rivendicazioni di padri insoddisfatti dell’attuale disciplina e mette in secondo piano l’interesse, il benessere e l’equilibrio dei bambini figli di separati. Si prevede il taglio dell’assegno di mantenimento, che oggi è uno strumento di sostegno per molte madri in difficoltà, con il risultato che per molte diventerà un lusso la separazione. Ma l’aspetto più pericoloso è l’introduzione nel codice civile della sindrome dell’alienazione parentale, priva di alcun fondamento scientifico, quale elemento sul quale fondare, anche in assenza di condotte negative specifiche della madre, provvedimenti di protezione, fino all’allontanamento dal figlio e dai luoghi da lui frequentati. Convinti che si tratta di un disegno di legge miope, capace solo di rendere la vita di molte madri e dei loro figli un vero e proprio inferno, come Partito Democratico ci opporremo con tutte le nostre forze in Parlamento e fuori, in accordo e sinergia con tante associazioni, con gli operatori e le operatrici che da anni dedicano la loro vita a questo tema e che in queste ore stanno alzando la loro voce”.


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