“Ma la Rai è ancora servizio pubblico o intende vendersi del tutto al dio dello share? Perché francamente siamo di fronte a una deriva pericolosa: serve una presa di coscienza da parte di tutti. Mi riferisco in particolare al fenomeno della violenza contro le donne e all’ultimo episodio che se confermato sarebbe davvero grave: è vero che la Rai a “Storie italiane” intende ospitare il blogger Davide Stasi, quello che ironizza dopo aver sfregiato una ragazza con l’acido? Se così fosse saremmo di fronte a uno dei più intollerabili affronti alle vittime di violenza ”, così in una nota la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare di inchiesta per il Femminicidio.
“I Femminicidi, gli atti di stalking, le storie di maltrattamenti in famiglia vengono trattati in tv e sui media come puri fatti di cronaca nera, in approfondimenti che spesso derubricano episodi gravissimi a storie da riviste. Ora, se non capiamo che per contrastare la violenza di genere è assolutamente necessario un cambiamento culturale, sarà davvero difficile proteggere le donne: ogni sforzo sarà vano se non lavoriamo a una svolta culturale. Il rischio altrimenti è quello di andare avanti con i titoli sui “giganti buoni” facendo finta di non capire i danni enormi che producono. Oggi riprendono i lavori della commissione di inchiesta per il Femminicidio e ieri in ufficio di presidenza abbiamo deciso di convocare in audizione l’Agcom e i direttori delle testate Rai e dei principali quotidiani. È davvero arrivato il momento di un confronto serio sui linguaggi da usare quando si affrontano casi di violenza di genere e di combattere tutti i tipi di stereotipi e pregiudizi sulle donne” , conclude Valente.


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