“Il decreto sisma segna un cambio di passo importantissimo rispetto alla prima fase della legislatura, quella dominata dalla Lega. Questo decreto segna una prima forte discontinuità, ed è quello che abbiamo chiesto con forza. Ci sono nuovi investimenti, a fronte del nulla precedente. È una vittoria, perché recepisce questioni rimaste inascoltate nei mesi precedenti, a partire dalle agevolazioni fiscali: tutti gli emendamenti che presentammo nell’anno passato furono bocciati dalla scorsa maggioranza. Oggi invece, finalmente, viene recepito l’abbattimento del 60 per cento della busta paga pesante (lungamente richiesto!) e la dilazione del residuo in dieci anni e approvate importanti misure per l’accelerazione della ricostruzione privata, dall’autocertificazione all’anticipazione del 50 per cento ai tecnici e professionisti dei compensi dovuti relativamente alla presentazione dei progetti. Altro punto fondamentale: il decreto introduce misure di sostegno per i giovani imprenditori del cratere e proroga i mutui degli enti locali. Entrambe le misure saranno decisive per ridare ‘vita’, attraverso lavoro e servizi, alle comunità colpite”. Lo dice il senatore marchigiano del PD Francesco Verducci, vicepresidente Commissione Cultura.
“Ora è importante che il Parlamento, in fase di conversione – prosegue Verducci – possa rafforzare ulteriormente il provvedimento. Lavoreremo per introdurre ulteriori strumenti di semplificazione, accelerazione e snellimento delle procedure per la ricostruzione pubblica e privata, per rafforzare il reclutamento di personale negli Uffici Speciali per la Ricostruzione, per la tutela dei lavoratori impiegati nei cantieri e a sostegno delle imprese del territorio, per ripristinare l’intesa tra Governo e Regioni nell’adozione dei principali provvedimenti, assicurando la concreta leale collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte nel processo di ricostruzione. Serve un progetto strategico per le aree colpite. Un passo importante è stato compiuto e lavoreremo per renderlo il più completo possibile”.


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