“L’avvocato Maurizio Pernice, già direttore generale di una delle divisioni del ministero dell’Ambiente, è la persona giusta al posto giusto per ricoprire l’incarico di direttore dell’Ispettorato nazionale sicurezza nucleare (Isin), come proposto dal governo. Anche questa volta gli esponenti del Movimento 5 stelle hanno perso una buona occasione per tacere, dal momento che proprio loro propongono sempre persone senza qualifiche o inadatte a ricoprire gli incarichi, come la vicenda di Roma conferma”. Lo dice il senatore del Pd Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione Ambiente.
“Il direttore dell’Isin – prosegue Caleo – ha funzioni di direzione, coordinamento, controllo della struttura e definisce le procedure organizzative interne e obiettivi e tempi di lavoro. Deve dunque avere competenze di tipo manageriale e non deve essere necessariamente un tecnico. Gli esperti sono i componenti della Consulta, di cui si avvale il direttore. In ogni caso, l’avvocato Pernice, oltre ad avere un’elevata qualificazione e competenza nei settori della tutela dell’ambiente e sulla valutazione di progetti complessi e di difesa contro gli eventi estremi naturali o incidentali, nell’esercizio delle funzioni di direttore generale della Direzione TRI si è trovato ad affrontare numerose situazioni caratterizzate dalla presenza di esposizione a radiazioni ionizzanti, ha collaborato con il dipartimento della protezione civile e con il ministero dell’Interno, ha gestito procedure di autorizzazione alla disattivazione degli impianti nucleari e alla realizzazione e gestione di depositi temporanei di rifiuti radioattivi. Aggiungo che anche in altri paesi europei, come la Francia e la Spagna, il direttore dell’autorità indipendente di regolazione sul nucleare è un manager con competenze ambientali, mentre la direttiva 2014/87/EURATOM specifica che in questi organismi devono esserci le competenze giuridiche necessarie ad adempiere i propri obblighi”.


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