“Voglio rassicurare Italia Nostra Genova, che in un post ha lanciato l’allarme perché il Parco di Portofino, una volta trasformato in parco nazionale dalla riforma della legge quadro sulle aree protette, riceverebbe meno fondi di quelli attuali. Non è assolutamente così, cifre alla mano”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il senatore del Pd Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione Ambiente e relatore al senato della riforma della legge quadro sui parchi.
“L’attuale area marina protetta di Portofino, che con la riforma entrerebbe a far parte del parco nazionale – spiega Caleo -. negli ultimi 3 anni ha ricevuto dal ministero dell’Ambiente un contributo medio annuo di circa 200 mila euro, proveniente dalla quota di riparto per le aree marine protette. Il parco regionale di Portofino ha ricevuto, nel 2016, 546 mila euro, mentre nel bilancio di previsione 2017 sono stati stanziati 561 mila euro, con un trend di riduzione rispetto agli anni 2013, 2014, 2015, in cui le risorse ammontavano ad oltre 600 mila euro.
E’ chiaro dunque che le preoccupazioni espresse da Italia Nostra sono prive di fondamento, visto che la legge di riforma della 394/91 prevede per il nuovo parco nazionale di Portofino uno stanziamento a regime di 1 milione di euro l’anno, più della somma di quanto ricevono oggi il parco regionale e l’area marina protetta. A questo si deve aggiungere che la riforma riconosce ai parchi nuove prerogative per aumentare le entrate e anche che la legge sui parchi attualmente vigente prevede, oltre al capitolo del bilancio ordinario, il riparto di altre risorse per l’attuazione delle direttive del ministero dell’Ambiente.
Continuo a considerare l’istituzione del Parco nazionale – aggiunge Caleo – una grande opportunità per Portofino. Come si può valutare diversamente la possibilità offerta di rientrare nel sistema dei parchi nazionali, di godere di maggiore autonomia, di più poteri e di più risorse per attuare la mission di tutela dell’ambiente e di sviluppo sostenibile del territorio? Quando le critiche non sono ideologiche e pretestuose – conclude il senatore dem – è sempre possibile confrontarsi”.


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