Anche nella crisi le imprese ecologiche hanno aumentato il fatturato
Grazie al governo Renzi e al Partito Democratico questa legislatura entrerà nella storia del nostro Paese come una straordinaria stagione di riforme, realizzata dopo più di un decennio di stagnazione e di crisi. Sono state messe in campo riforme in ogni ambito, dal lavoro alla giustizia, dalla Pubblica amministrazione alla scuola, dall`assetto costituzionale alla legge elettorale. Questa grande campagna riformatrice per far ripartire il Paese sta investendo anche l`ambiente e il collegato ‘verde’ che il Senato sta per approvare è un ulteriore passo avanti in questa direzione, dopo la fondamentale legge sugli ecoreati approvata a maggio e alla vigilia della Cop 21 di dicembre, in cui l`Italia è impegnata a sostenere la posizione d`avanguardia dell`Unione europea nella lotta ai cambiamenti climatici.
Dopo l`esame da parte della Camera e le modifiche apportate a Palazzo Madama, percorso che ha richiesto purtroppo molto tempo, il collegato ambientale è ormai assai più che un provvedimento di accompagnamento a una manovra finanziaria. Sarà la prima legge italiana a citare, già nel titolo, la ‘Green economy’ e questo non è un fatto banale, né scontato, ma il segno di una nuova consapevolezza. Nel periodo di crisi che ci stiamo lasciando alle spalle, le imprese dell`economia verde hanno continuato ad aumentare il fatturato, sia in Europa che nel nostro Paese, e quelle italiane quotate hanno avuto margini di rendimento superiori alla media comunitaria. L`Eco-collegato contiene molte misure, con una visione precisa: rafforzare la tutela dell`ambiente e spingere sull`economia verde, nella direzione dell`Economia Circolare, in cui ogni rifiuto venga considerato una risorsa, in un ciclo appunto – circolare e chiuso, con un impatto ridotto sugli ecosistemi. E` questa, infatti, una nuova frontiera anche per l`Unione europea, che entro dicembre dovrebbe varare una nuova Strategia destinata a cambiare in profondità i modelli di produzione e consumo.
Contro il dissesto idrogeologico, il provvedimento interviene nel solco di #Italiasicura, con un fondo di 10 milioni di euro a disposizione dei Comuni per la demolizione degli immobili costruiti nelle aree a rischio, in assenza o in totale difformità del permesso di .costruire e con l`inserimento della tutela dell`assetto idrogeologico già nella fase di progettazione di ogni opera. Viene potenziata la tutela del mare e prevista la Valutazione di Impatto Sanitario per le centrali termiche e gli impianti di raffinazione, gassificazione e liquefazione. Ma gli interventi più cospicui riguardano il tema dei rifiuti, la Green economy e l`Economia circolare. Con modifiche in più punti al Codice dell`Ambiente e coinvolgendo gli enti locali, viene sostenuta la raccolta differenziata, penalizzato il conferimento in discarica e lo smaltimento negli inceneritori senza recupero di energia e stanziati 15 milioni di euro per sostenere con incentivi e credito dí imposta le imprese in grado di fare innovazione, utilizzando materiali dí scarto, provenenti dal disassemblaggio e dalla raccolta differenziata. Per la Pubblica amministrazione sarà più semplice fare Acquisti Verdi (Green Public Procurement) e saranno predisposti Criteri Ambientali Minimi da garantire nelle forniture agli enti pubblici di pc, stampanti, carta per fotocopie, condizionatori, cartucce e toner, servizi per la ristorazione, pulizie.
Per la prima volta viene istituito un Piano nazionale per la Mobilità sostenibile, finanziato con 35 milioni di euro destinati ai progetti dei comuni e delle comunità con più di 100 mila abitanti per usare di più bicicletta, car sharing, mezzi pubblici ,e anche i ‘piedibus’, i percorsi pedonali sorvegliati e sicuri casa-scuola. Chi sceglierà la bici per andare al lavoro sarà coperto dall`assicurazione Inail. Leporme sono anche molte altre e riguardano, solo per citarne alcune, anche il diritto all`acqua (viene ripristinato il ‘minimo quantitativo vitale’ assicurato pure agli utenti morosi), l`impignorabilità degli animali di affezione, sanzioni per chi getta mozziconi e gomme in strada. Da segnalare il ‘catalogo’ dei sussidi ambientalmente dannosi e di quelli vantaggiosi, per evitare sostegni occulti a chi danneggia e inquina.
È chiaro che nel nostro Paese c`è ancora molto da fare su questi temi. Le prossime priorità che abbiamo in agenda sono la riforma del sistema dei controlli e delle agenzie ambientali e la revisione della legge sui parchi e le aree protette, già ampiamente discussa. Ma siamo convinti che con l`approvazione dell`ecocollegato, si compia una tappa fondamentale.

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