AMBIENTE: FASIOLO (PD), VALUTARE IMPATTO AMBIENTALE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI MONFALCONE
La senatrice del Pd ha presentato un’altra interrogazione ai ministri Galletti e Lorenzin
“La centrale termoelettrica nella zona industriale di Monfalcone potrebbe avere effetti ambientali e sanitari a causa delle emissioni di gas e di prodotti della combustione del carbone. In questo senso si espresse anche la commissione tecnico-scientifica istituita dalla provincia di Gorizia nel giugno 2013, affermando che ‘ la maggior parte delle morti in eccesso va attribuita al grave ritardo con il quale si è ottemperato al rispetto dei limiti previsti dalla legge per le emissioni’.” E’ quanto si legge in un’interrogazione al ministro della Salute e al ministro dell’Ambiente presentata dalla senatrice del Pd Laura Fasiolo.
“L’assessore all’Ambiente della Regione Fvg, il Presidente della Provincia di Gorizia e il Sindaco di Monfalcone – spiega – hanno espresso forte impegno per contrastare la proroga dell’Aia da parte del Ministero dell’Ambiente, che consentirebbe l’esercizio fino al 2025 dell’impianto termoelettrico di Monfalcone con l’uso del carbone. In attesa di un pronunciamento del ministero in tal senso, ho presentato una seconda interrogazione ai ministri Galletti e Lorenzin per sapere se ritengano urgente approfondire il reale impatto ambientale e sanitario della centrale A2A di Monfalcone e contestualmente aprire un tavolo interministeriale con le autorità locali per monitorare i livelli delle emissioni inquinanti. Infine – conclude Fasiolo – sarebbe utile avviare un percorso per la sostituzione delle tecnologie basate sull’impiego di combustibili fossili, come il carbone, con altre a basso impatto ambientale in coerenza con il piano energetico regionale, e istituire un tavolo di confronto tra i ministeri coinvolti e i rappresentanti delle Istituzioni locali”.


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