“Con il voto positivo di oggi il Parlamento riconferma ed estende i poteri della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, operante dalla XIII legislatura come testimonianza di un’attenzione costante del legislatore nei confronti del potere pervicace delle ecomafie. Il dato positivo è che non si parte da zero, molto è stato fatto nella passata legislatura, con la legge sugli ecoreati, le normative contro l’abusivismo, l’istituzione del sistema nazionale di Protezione dell’Ambiente. Tanto ancora si deve fare, soprattutto sul fronte del governo del territorio e della riqualificazione urbana, che molto ha a che fare anche con la percezione di insicurezza”. Lo dice il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, che oggi ha parlato in dichiarazione di voto.
“Secondo il Rapporto di Legambiente – prosegue Ferrazzi – il business delle ecomafie è trasversale, ammonta a 14 miliardi ed è in crescita: 3 mld provengono dai rifiuti speciali, 3 mld dal commercio di animali e piante protette, 2 mld dall’abusivismo, 1,3 mld dall’inquinamento, 1 mld dalla contraffazione agroalimentare, 200 ml dagli incendi boschivi. La legge sugli ecoreati, approvata nel 2015, ha fatto aumentare le ordinanze, i reati contestati, gli arresti, a dimostrazione che il Parlamento può fare molto. L’istituzione della banca dati nazionali e il fondo di abbattimento molto hanno fatto contro l’abusivismo. C’è tanto da fare, senza dimenticare, anche in relazione all’Ilva, che contro l’inquinamento non bastano le chiacchiere, servono fatti e l’abbandono degli investimenti produttivi implica anche il mancato risanamento e quindi il peggioramento delle condizioni ambientali”.


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