Doveva servire per raccolta differenziata, è stato usato per Protezione Civile
Chi ha sperperato o comunque mal gestito i soldi del Fondo che avrebbe dovuto finanziare la raccolta differenziata e gli altri interventi di riduzione, prevenzione e riciclaggio dei rifiuti deve pagare. Lo chiede il senatore del Pd Mario Morgoni che ha rivolto un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, sottoscritta anche dai colleghi democratici Mirabelli, Vaccari, Scalia, Pezzopane, Sollo, Cuomo, Giacobbe, Di Giorgi, Moscardelli e De Monte.
‘Lo scandalo relativo alla gestione di questo Fondo – spiega Morgoni – è stato sollevato dall’Espresso, che ha reso noto il contenuto della relazione della Corte Conti. Dall’anno della sua istituzione, nel 2008, il Fondo ha ricevuto dallo Stato quasi 70 milioni di euro, ma dal 2008 al 2011 il ministero dell’Ambiente non ha emanato alcun bando per l’assegnazione delle risorse, che dovevano servire a finanziare gli accordi di programma per la raccolta differenziata e per gli altri interventi per la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio. Dai dati riportati dalla Corte dei Conti, solo 27 milioni di euro sono stati utilizzati per stipulare accordi di programma con le regioni Basilicata, Molise e Sicilia, mentre le restanti risorse sono state utilizzate per esigenze della Protezione civile o per altra finalità. Solo alla fine del 2012 sono stati sottoscritti ulteriori accordi di programma con i Comuni di Palermo, Roma e Napoli. Considerando che la normativa vigente prevedeva che la raccolta differenziata raggiungesse il 35 per cento nel 2006 e addirittura il 65 per cento nel 2012, obiettivo al quale sono vicine, purtroppo, solo poche aree del nostro Paese, vogliamo sapere dal ministero dell’Ambiente chi abbia la responsabilità della gestione di questo Fondo e se ci siano e quante siano le risorse attualmente disponibili. Chiediamo inoltre al ministero – conclude Morgoni – di avviare una pianificazione incisiva e monitorata delle politiche di riduzione e prevenzione dei rifiuti e di imporre una programmazione delle scadenze, in modo da riallocare velocemente le risorse che non vengono spese per gli scopi preposti’. 

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