“La recente morte di un orso, ritrovato alle pendici del monte Morrone nel versante molisano del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è la punta di un iceberg di una politica di gestione dei Parchi sacrificata sull’altare dei tagli. L’orso è stato ritrovato con il corpo trivellato di colpi. In tutto il mondo, tramite le reti, e’ girata la fotografia devastante che ha prodotto un danno enorme all’immagine dei nostri parchi e del sistema di tutela’. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo regione dei Parchi, in una lettera aperta al ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, dopo il ritrovamento dell’animale ucciso a colpi di pistola. “Invito il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando – prosegue Stefania Pezzopane – a convocare una riunione in Abruzzo, con i Presidenti dei Parchi e delle aree protette, con i sindaci delle aree interne, e a farsi parte attiva di una politica di tutela e di valorizzazione del territorio protetto. Negli ultimi anni, il governo e la Regione Abruzzo hanno abbandonato il sistema delle aree protette, riducendo o cancellando le risorse finanziarie e non promuovendo alcuna politica di sviluppo. Il progetto Appennino Parco d’Europa, con cui si era iniziata una politica di sinergia tra parchi e di sviluppo e tutela delle aree verdi, è stato abbandonato a se stesso, dimenticato. Non mi stupisco se a questa dissennata amnesia facciano seguito, poi, fenomeni di recrudescenza, che mettono a repentaglio la fauna dei parchi e le altre emergenze territoriali. L’Abruzzo viene considerato, a ragione, la Regione verde d’Europa proprio per la presenza di tre parchi nazionali, di uno regionale e di numerose aree protette, che dovrebbero rappresentare un vanto, un’occasione di sviluppo, un’opportunità. L’uccisione di un orso, che purtroppo segue quella di altri animali protetti, non è solo una ferita mortale per la natura, ma il segnale evidente di come il livello di guardia sia stato superato. Invito pertanto il ministro – conclude la senatrice- a iniziare proprio dall’Abruzzo e alla luce dell’ennesima uccisione di un animale protetto, un percorso di rilancio del sistema dei Parchi, che possa tutelare tutti gli interessi in campo”.

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