“La legge regionale 15/2016 per il contenimento della nutria è incostituzionale”. È quanto affermato in un’interrogazione in Senato che chiede al Governo di impugnare la legge di fronte alla Consulta, scritta a quattro mani dagli esponenti PD Puppato e Zanoni e firmata anche da Cirinnà, Amati, Valentini e Granaiola.
“L’articolo 4 di tale legge – si dice ancora nell’interrogazione – autorizza a partecipare al Piano la polizia provinciale e locale, gli agenti venatori volontari, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, i proprietari o conduttori dei fondi agricoli, i soggetti muniti di licenza per l’esercizio dell’attività venatoria, altri soggetti all’uopo autorizzati dalle province e Città metropolitana, praticamente chiunque”.
“È evidente che tale legge è uno sdoganamento mascherato della licenza di uccidere ed è perciò irresponsabile. Armando chiunque, utilizzando il grimaldello della lotta alla nutrie, si creerà un rischio enorme per adulti e bambini in movimento, in particolare nella notte. Tutto per un ricatto politico senza precedenti e che vorremmo tanto capire quale fatto o patto nasconda; tutto per per tenere unita una maggioranza regionale già problematica e con l’obiettivo di offrire ulteriori licenze a quella parte di cacciatori che, stanno dentro la ricca corte di Berlato. La Corte Costituzionale ha già rigettato una prima volta disposizioni praticamente identiche a queste, che oggi impunemente, il Consiglio regionale veneto ripropone pari pari. Questa deregulation, questo favore agli armieri e all’industria bellica non passerà.”


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