‘Questo decreto, che oggi approviamo con il voto convinto del Partito Democratico, rappresenta la trave portante per tenere insieme le esigenze di continuità produttiva e occupazionale con il risanamento ambientale e la tutela della salute del più grande polo siderurgico europeo: l’Ilva di Taranto. E’ una vicenda lunga e complessa, che ha visto l’emanazione di numerosi decreti. C’è ancora molto da fare, ma quella dello sviluppo sostenibile di Taranto, con il suo polo siderurgico, è una sfida che dobbiamo e possiamo vincere e sulla quale Parlamento e governo, che hanno assunto grandi responsabilità, dovranno vigilare. Da oggi la cassetta degli attrezzi per ridare speranza ai lavoratori e ai cittadini di Taranto è più ricca e il Pd ha dato un contributo determinante’. Lo ha detto il senatore del Pd Stefano Vaccari nel suo discorso nell’Aula del Senato in dichiarazione di voto per il gruppo.
‘Tre anni fa – ha proseguito Vaccari – con l’emanazione di due decreti è cominciata la sfida del patto virtuoso per il risanamento ambientale dello stabilimento e della città di Taranto.
I risultati parziali ci dicono che molto resta ancora da fare. Con il lavoro nelle Commissioni riunite Ambiente e Industria abbiamo rafforzato i controlli pubblici sulle emissioni dell’impianto e introdotto una relazione semestrale del ministero dell’Ambiente alle Camere sull’attuazione del Piano ambientale e sui risultati dei controlli ambientali. L’Aia dovrà essere attuata entro agosto 2016, senza ulteriori rinvii e sarà necessario fissare un termine ravvicinato per il Programma di bonifica dell’area di Taranto. L’obiettivo della continuità produttiva e occupazionale è perseguito con lo sblocco dei fondi Fintecna per 156 milioni di euro e prestiti bancari per 260 milioni di euro. Si semplificano le procedure per il risanamento ambientale, con l’emissione di obbligazioni a garanzia dell’utilizzo dei fondi sequestrati ai Riva e vincolati allo scopo, pari a 1,2 miliardi di euro, a cui potrebbero aggiungersi altri 700 milioni di euro. Un altro pilastro sono gli investimenti per l’innovazione tecnologica: l’amministrazione straordinaria potrà stipulare finanziamenti fino a 400 milioni di euro, con la garanzia dello stato pari a 150 milioni. Importanti, inoltre, le misure per sostenere le pmi dell’indotto e per questo sono stati tra l’altro resi disponibili 35 milioni di euro del Fondo Centrale di Garanzia per la liquidità delle pmi, con cui si potranno attivare 400 milioni di credito. Il commissario straordinario dovrà chiedere al nuovo acquirente o affittuario di presentare un piano industriale. Infine – ha concluso Vaccari – nessuna nuova statalizzazione di un’impresa privata, ma l’avvio di un percorso che porterà esattamente nella direzione opposta’.

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