“Sabato su Rai Uno, la principale rete del servizio pubblico, quella che più delle altre forma la ‘mentalità’ del Paese, all’interno di un programma (‘Parliamone sabato’) che si pretende di intrattenimento leggero,  è andato in onda un pesantissimo concentrato di luoghi comuni e stereotipi sessisti da società feudale che mortificano interi secoli di conquiste civili e di emancipazione femminile”.
E’ quanto afferma il senatore Francesco Verducci, vice presidente della Commissione Vigilanza Rai.
“La nostra societá è molto più avanti di stereotipi insopportabili – sottolinea l’esponente pd – e riconosce alle donne (e agli uomini) la piena e consapevole libertà di poter scegliere i propri comportamenti, di non dover essere per forza sexy, di poter volendolo indossare pigiami, di arrabbiarsi o meno per i tradimenti del partner, di saper cucinare oppure anche no (per stare alle ‘tesi’  contenute nel famigerato cartello apparso in trasmissione) e via così. Per questo il cartello messo in bella mostra in trasmissione, che pretende di catalogare i giusti comportamenti femminili, è un insulto insopportabile alla nostra libertà, che è tale solo quando vince la gabbia e il bullismo degli stereotipi”.
“I responsabili di questo scempio alla nostra cultura e alla nostra convivenza devono dimettersi – conclude Verducci –  La Rai ha il compito di promuovere democrazia e diritti, quanto avvenuto sabato è molto più di un semplice incidente. Gran parte della programmazione d’intrattenimento, in specie mattutina e pomeridiana, va ripensata. E i responsabili di quanto accaduto sabato devono dimettersi”.


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