“Ho letto senza stupirmi le vivaci e colorite proteste dell’on Di Maio e dell’on Bonafede per l’elezione del consigliere David Ermini a vice presidente del CSM.

Nello schema di potere del M5S, di evidente stampo peronista, l’autonomia della magistratura non è contemplata. Solo così si spiega che a contestare la libera scelta dei componenti del Csm siano scesi in campo addirittura il vicepresidente del Consiglio dei ministri e il ministro della Giustizia. I quali, cosi, senza alcun pudore, hanno confermato pubblicamente quale è il riferimento politico del loro movimento: Juan Peron”.Lo afferma il senatore del Pd Luigi Zanda in una nota.


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